Il Clima dell'Artico

La maggior parte della superficie del Mar Glaciale Artico è ricoperta dal ghiaccio perennemente. Per questo motivo la temperatura rimane sotto lo zero per quasi tutto l'anno. A causa della sua posizione geografica, l'Artide (la regione circostante il Polo Nord) presenta degli inverni molto lunghi e quasi totalmente bui (a causa della Notte Polare). In questi periodi il cielo è prevalentemente terso. Le estati, invece godono di una perenne luce solare per via del sole di mezzanotte, ma, a causa della forte inclinazione dei raggi solari rispetto al suolo, questi non contribuiscono in misura apprezzabile all'aumento della temperatura. Il tempo nel periodo estivo risulta nebbioso, con sporadiche perturbazioni che portano pioggia e neve.

Artico
Oceano Artico

La salinità e la temperatura delle acque dell'Oceano Artico variano periodicamente in base allo scioglimento dei ghiacci in estate e alla loro formazione in inverno. Lo spessore medio della coltre di ghiaccio artica è di 3 metri, ma può arrivare anche a 10 metri nei periodi più freddi dell'anno. Durante l'inverno, infatti, la coltre di ghiaccio raddoppia le proprie dimensioni ed ingloba parte della terraferma circostante.

Le precipitazioni nelle regioni artiche sono da moderate a scarse; in genere molte delle regioni polari ricevono meno di 50 centimetri all'anno. Tali precipitazioni sono quasi sempre in forma di neve. In media le temperature invernali si aggirano intorno ai 40°C sottozero; la più bassa temperatura mai registrata al Polo Nord è stata di -68°C

l'inquinamento e lo scioglimento dei ghiacci

Nonostante l'Artico sia, in media, abbastanza pulito, esso è vulnerabile agli inquinanti a lungo raggio a causa delle correnti marine ed atmosferiche globali che convergono sul Polo. In alcuni luoghi del Circolo Polare Artico, l'inquinamento arriva ai livelli delle aree densamente popolate del globo.

L'Artico è particolarmente vulnerabile al fenomeno del riscaldamento globale (Global Warming), che causa lo scioglimento dei ghiacci polari con una conseguente alterazione della salinità e della temperatura delle acque dell'Oceano Artico. Da un lato, il rapido scioglimento del ghiaccio riscontrato negli ultimi anni potrebbe causare un innalzamento del livello dei mari a livello globale; dall'altro, l'alterazione della salinità del Mar Glaciale Artico potrebbe sfociare in un cambiamento delle correnti oceaniche che distribuiscono il calore dall'equatore alle zone temperate e, paradossalmente, causare l'ingresso del pianeta in una nuova era glaciale.

Il fenomeno della foschia artica (Artic Haze)

Artic Haze
Artic Haze

Il fenomeno noto come foschia artica (Artic Haze in inglese) consiste in una nebbia rossastra che, in alcuni periodi dell'anno, si può osservare sulle regioni artiche. Pare che tale fenomeno sia dovuto all'inquinamento e alla scarsità di precipitazioni o di venti che potrebbero disperderlo nel periodo primaverile.

“Qui, il cambiamento climatico si fa sentire - dice Charlie Johnson, direttore esecutivo della Alaska Nanuuq Commission - i ghiacci si sciolgono prima e diventano sempre più sottili, sconvolgendo l'habitat dei trichechi e degli orsi polari.”